Raccogliendo pezzi...

Ci siamo trovati io e AA e abbiamo fatto un salto ad un Brico qualunque.
L'idea era quella di cercare pezzi in maniera estemporanea. Cioè passare scaffale per scaffale a prendere elementi da inserire nella ... struttura? coso? oggetto? come lo chiamiamo?
Comunque di fatto è stata una sorta di performance di decontestualizzazione, dato che abbiamo preso cose vedendole e pensandole con un uso e destinazione che non aveva nulla a che vedere con il loro utilizzo principale.
Bella cosa. Riusare gli oggetti solo in base al loro colore, alla materia, alla dimensione, ecc. Emanciparsi dalla necessità.
Il risultato finale (il contenuto del cestello) presentato alla cassiera doveva ad un occhio un minimo attento apparire totalmente assurdo. Ma credo che non si sia posta il problema, a dire il vero...
Questo tot di roba (tra parentesi, ci siamo dati una sorta di dogma, sfruttare principalmente oggetti plastici) è andato ad aggiungersi alla collezione di "pezzi" riciclati e conservati gelosamente da me nel tempo, pensando ad un loro possibile uso futuro. Ce n'è ovviamente un sovrannumero, però la scelta è ampia, quindi ci sarà da divertirsi!

Work it out

Siamo a 52 minuti di musica.

Ieri ho composto una nuova parte della colonna sonora dell'installazione. Si chiama "Lost in the mirror". Almeno temporaneamente. I nomi sono uno strumento molto potente per riuscire ad identificare l'invisibile. Diamo un nome agli spiriti, alle stagioni, alle malattie.

Nella composizione ho cercato di seguire i canoni proposti da Eno & Palladino per "I dormienti", come suggerito da SimonT. Ovviamente attendo un riscontro in merito dal gruppo.